"E’ un privilegio di noi contemporanei poter ascoltare ancora le voci di quello che, di primo acchito,
può essere considerato un mondo perduto. Da queste voci possiamo apprendere molte cose, ad
esempio come veniva percepito il lavoro, come ci si divertiva, come ci si comportava in famiglia e
in pubblico, come si faceva amicizia, come si conoscevano ragazzi e ragazze, come vivevano i
giovani negli anni Trenta e Quaranta. In questo quadro non mancano accenni ai grandi avvenimenti
storici, il fascismo e la guerra, che hanno segnato in parte la vita quotidiana, che l’hanno stravolta a
livello individuale, ma nei confronti dei quali la civiltà contadina ha messo in atto efficaci sistemi di
autoconservazione. Oltre ai dati, l’obiettivo della ricerca è mettere in luce i vissuti, i sentimenti, il
senso che gli individui e i gruppi appartenenti ad una comunità rurale conferivano ai diversi aspetti
dell’esistenza quotidiana. Ci si avvale prevalentemente di fonti orali, nell’ambito di un progetto che
ha il duplice scopo di superare le barriere generazionali avvicinando i giovani agli anziani e di
svolgere una ricerca di storia sociale."