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Pratica antichissima e rito propiziatorio che affonda le sue radici in riti pagani di origine celtica. La notte del 30 aprile un alto pioppo viene scelto, scortecciato ed innalzato nella piazza del paese, e poi adornato di fiori e accolto con canzoni e balli, per celebrare la rigenerazione della natura e della vita sotto forma di simboli vegetali; i festeggiamenti si protraggono fino alla mattina del giorno successivo. In passato quando l’usanza era molto sentita ci furono anche scontri violenti, perché le comunità cercavano di rubarsi “il maggio”, come avvenne nel 1962 e 1963 tra i giovani di Domo, Arcevia e centri vicini.

Festa Rurale di Ferragosto (Domo). Manifestazione che nasce nel 1976, con il sostegno del parroco dell’epoca, come Festa dell’Agricoltura per poi divenire più attuale e coinvolgente. Gran parte degli abitanti della frazione vi partecipa, prestando la loro opera a titolo gratuito. Si caratterizza per le gimcane dei trattori, i tornei di bocce, le sfilate storiche del contadino (a cui prendono parte talvolta gruppi folkloristici di altri centri), la trebbiatura fatta con macchine d’epoca, le mostre degli attrezzi agricoli (spesso fatti a mano e personalizzati) precedenti la meccanizzazione e la produzione industriale. Poi, forse più strettamente legati al folklore delle campagne comprendenti i territori di Jesi e Fabriano in genere, il festival degli organetti accompagnanti gli stornellatori cantanti in rima, la corsa dei somari, i raduni dei cavalli, i vari giochi che nei decenni trascorsi si sono disputati sull’aia delle fattorie o sulle piazze principali dei paesi (l’albero della cuccagna, la rotta delle pigne, l’altezza del prosciutto...), gli sbandieratori in costume medioevale.

Accanto a questi eventi guardanti al passato, si allestiscono spettacoli più moderni: le gare su veicoli a ruote privi di propulsori, le corse dei modellini delle auto da corsa, le gimcane delle moto e delle auto da fuoristrada, il tiro alla fune, i saltimbanchi, i mangiafuoco, i trampolieri, le scuole di ballo, spettacoli teatrali (sia tradizionali che in dialetto), mostre pittoriche, fotografiche, storiche, filateliche, gare di briscola. Non mancano piatti tradizionali e vino locale.

 

 

Tratte da "Il Progetto Ecomuseo. Il Festival del Paesaggio", pp.19-20, Sistema Museale della Provincia di Ancona Pubblicazione fuori commercio. Isbn 9788894007114

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