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Nel XII secolo i monaci benedettini si trasferirono dalla località ‘Abbadia’, in contrada Cirignano, al monastero di San Niccolò dove rimasero fino al XV secolo. Questo sito, che si trovava in origine al di fuori della cinta muraria romana di Osimo, nel Medioevo fu inglobato dal nuovo tratto di mura nel quartiere Cavaticcio. Secondo gli storici locali, quella che oggigiorno appare come una cripta, o quanto meno un ambiente sotterraneo, doveva essere una vera e propria chiesa sopra la quale venne costruito il complesso monastico che dal 1536 ospita le monache clarisse.

Questo vasto ambiente ipogeo è quadrangolare ed è scandito in cinque navate da colonne e pilastri che reggono volte a crociera. Di notevole interesse è la serie di capitelli di struttura cubica, più o meno depressa, e di tipo corinzieggiante con foglie liscie. Nel repertorio ornamentale predominano le composizioni di carattere vegetale (tralci, palmette, elementi fogliari) e geometriche (motivi stellari ed alveolari) che accolgono pure figure di animali fantastici.

Volendo suggerire una datazione, in mancanza di supporti sicuri, si possono rivelare utili i confronti tipologici e stilistici per i capitelli che segnalerebbero un periodo compreso nell’ambito dell’XI secolo.

 

Il testo e l'immagine sono tratti da Il romanico nelle Marche a cura di Claudia Barsanti, Pio Francesco Pistilli, Ars media, Fermo, 2000.

per approfondimenti: www.abbadiaosimo.altervista.org/storia.html

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