Ambienti ipogei, anche di notevole estensione e qualità architettonica, non sono sconosciuti nel territorio marchigiano basti pensare alle grotte di Camerano a quelle di Morro d’Alba e di Rosora e molte altre visitabili o meno.
Osimo presenta un mondo sotterraneo alquanto suggestivo e vasto, che ha cresciuto notevoli leggende e interpretazioni esoteriche, che lega alcuni dei palazzi nobiliari di importanza storica e urbanistica del centro città, per buona parte collegati da un fitto reticolo di cunicoli. L’amministrazione comunale di Osimo le ha capillarmente censite e alcune di queste sono oggi aperte al pubblico. Palazzo Campana, Palazzo Riccioni, Palazzo Simonetti , Palazzo Gallo e altri luoghi non ancora aperti al pubblico,presentano un intreccio di circa 88 grotte che coprono un percorso suburbano di 9000 metri.
Le grotte si dispongono in maniera simmetrica e sono legate da gallerie più o meno grandi; all’interno si trovano anche pozzi oggi prosciugati.
Molto pochi sono i documenti o le testimonianze che narrano la funzione di queste grotte, forse per la segretezza di ciò che vi era custodito o di ciò che in esse accadeva, oppure semplicemente perché erano luoghi “comuni” dovuti alla precisa conformazione architettonica superiore, che venivano sfruttati secondo le esigenze del momento. Va, infatti, sottolineato che l’ utilizzo di questi percorsi è cambiato nel corso dei secoli a seconda delle necessità: sono state intese come via di fuga e di protezione nei momenti pericolo, come l’incombere delle guerre e dei bombardamenti, come semplici cantine per conservare cibo, come canali di scolo per le acque e il loro raduno nelle cisterne.
Le difficoltà incontrata dai molti studiosi, che hanno esaminato conformazioni e figure, ha lasciato spazi aperti alle più variegate interpretazioni. Come è stato sottolineato da molti storici è oggi difficile, se non quasi impossibile, riuscire ad “imparare” quell’antico codice comunicativo che legava ordini, logge, iniziati all’interno dei loro percorsi di crescita. Non è solo la segretezza, l’adozione di cifrature e codici ad impedire questa “traduzione”, ma la scarsa conoscenza di antichi e segreti riti locali che si mescolano tra loro, che vengono riproposti, mescolati, ricontestualizzati di continuo per mantenere la massima protezione dall’esterno.
Le grotte di Palazzo Simonetti
I Simonetti erano una potente famiglia di Jesi cacciata dai Malatesta nel XV secolo e quindi trasferita prima a Cingoli e poi ad Osimo tramite una serie di matrimoni –contratto che li videro divenire possidenti di numerose terre. Il Palazzo risale al XVIII secolo e presenta una elegante facciata di finestre sormontate da timpani di stucco e un portale d’ingresso con balconcino. Questo palazzo fu eretto nel XII secolo dalla famiglia guelfa dei Sinibaldi che annovera alcuni capitani dell'Ordine degli Ospitalieri, chiamati anche Gerosolimitani o di Malta, ma anche i Simonetti, che acquistarono e ampliarono l’edificio, erano legati agli ordini massonici. Nelle grotte si trovano, incassate, croci templari e dell’Ordine di Malta, ma ciò che desta maggiore attenzione è la presenza della Triplice Cinta, altrimenti conosciuta come Labirinto, cara ai Templari come simbolo del cammino verso il bene, così come il susseguirsi del numero tre che richiama i tre gradi di iniziazione dell’Ordine.
Le grotte di Palazzo Riccioni
Si accede alla grotta percorrendo un cunicolo che sfocia in una grande sala. All’ingresso si incontra una croce con otto braccia detta anche croce di San Giovanni e adottata dai Cavalieri dell’Ordine di Malta.
La sala ha pianta a stella con 5 punte, a conclusione di queste ci sono altrettanti “sedili” scavati nell’arenaria che, molto probabilmente, venivano utilizzati per le riunioni dei membri dell’ordine.
Le grotte di Largo Matteotti
Qui è situata la “Grotta proibita”. La sua forma richiama quella del mitreo, un luogo di ritrovo per i mitraisti, di forma circolare e scavato nella roccia. Anche in questo caso si trova la pianta circolare, un sedile che percorre tutta la circonferenza sovrastato da una serie di nicchie. Al centro una colonna.
Le grotte di Palazzo Campana
A differenza delle altre grotte, le due che si sviluppano nei sotterranei di Palazzo Campana, oltre ad una notevole estensione, presentano statue scolpite nell’arenaria che ritraggono guerrieri, divinità, scene mitologiche. Incerto è il loro significato, e altrettanto la loro epoca di realizzazione: alcuni hanno individuato la nascita di queste sculture durante la guerra greco-gotica (535-553 d.C.), altri come manufatti realizzati tra Settecento e Ottocento sulla scia degli scavi che riportarono alla luce Ercolano e Pompei; tesi supportata dalla presenza degli stemmi, scolpiti, di quattro nobili famiglie osimane di quel periodo, ma anche dall’esattezza con cui trascrivono l’opera di Cesare Ripa (Perugia,1560 –Roma 1622) Nuova Iconologia nella quale vengono descritte e illustrate le personificazioni di virtù e vizi sulla base di particolareggiate ricerche e rinvenimenti storici e documentari.
No va nemmeno escluso che queste figure possano essere state realizzate tra Settecento e Ottocento dalla mano di alcuni studenti dell’istituto Campana che qui potevano esercitarsi nella scultura.
La prima galleria presenta figure, forse non completamente concluse, e realizzate da una mano meno esperta,ma è ricca di significati simbolici: Bacco, Proserpina, l’elefante, la caccia al Cervo, ecc.
La seconda galleria è probabilmente più recente, mail simbolismo viene meno a favore della riproduzione delle figure proposte nella Nuova Iconologia del Ripa.
Foto di Marco Scataglini/Mariano Galliani
Per approfondire:
Mosca e A. Renna, Le Grotte I Cavalieri Le Logge, Osimo Editore, 2006.
Le dimore storiche (periodico dell'Associazione Dimore Storiche Italiane - Anno IX - Sett / Dicembre 1993 n. 23) Maria Teresa Gallo - "Archivi familiari delle Marche".
Maria Paola Cancellieri, Marina Minelli , Misteri, crimini e storie insolite delle Marche, Newton Compton Editori, 2013.
Fabio Filippetti, Elsa Ravaglia, Guida insolita delle Marche, Newton Compton Editori, 2002
www.istitutocampana.it/grotte/index.htm
www.luoghimisteriosi.it/marche_osimosotterranea.html
www.duepassinelmistero.com - Osimo sotterranea, la città segreta dei senzatesta (di Marisa Uberti)