Cerca città, contenuti e materiali

15° RACCONTO
                                  DAL PASSATO AL PRESENTE NUMANESE
                                "POLDO": un venditore ambulante di dolciumi


                                                                                                   di Pietro Marchetti Balducci



Il personaggio che sto per descrivervi è stato già menzionato nel mio libro " Cera una volta un'altra Numana". Desidero tornare sull'argomento per descrivere meglio il personaggio e quanto sia stato importante  negli anni '30 del '900,sopratutto, per noi ragazzini.
Vorrei anche raccontare le sue doti imprenditoriali, la sua umiltà, onestà e paziente disponibilità , nonostante i suoi tanti problemi  per le precarie condizioni socio-economiche della sua famiglia.  Questa persona di lungimirante senso commerciale si chiamava LEOPOLDO SPADARI, noi tutti lo chiamavamo semplicemente "POLDO". Credo che sia stato originario di Sirolo,  abitava a Numana in una modesta casetta di proprietà della Confraternita, sul lato destro della vecchia Chiesa Parrocchiale S. Giovanni Battista.
Nella comunità aveva vari "compiti di servizio" da lui "inventati" per aiutare la famiglia a sopravvivere: consegnava a domicilio qualsiasi cosa che arrivava con le corriere da Ancona e stazione di Osimo, era facilmente identificabile perché sul cappello  spiccava la scritta "PORTABAGAGLI", ma il  ruolo più caratteristico era quello di venditore ambulante di dolciumi. La domenica e in altre feste, soprattutto nel periodo estivo, con il suo carrettino, costruito con le sue mani, intorno alle ore 17 arrivava a " LA PIAZZETTA" con l'immancabile giacca bianca. Per i numanesi di Numana Alta, la piazzetta era il punto di incontro, abbastanza frequentato anche dai "bagnanti", era uno spazio adiacente al lato sinistro della vecchia Chiesa del Santuario, luogo tranquillo dove si poteva sedersi nei sedili in pietra a ridosso del muro della Chiesa. Per noi ragazzini era il luogo giusto per giocare indisturbati, e gli adulti, soprattutto donne, si raccontavano le loro vicende familiari.
"Poldo" arrivava puntuale con il carrettino e con la sua "merce" bene in vista per stimolare la nostra fantasia e il nostro desiderio di dolci.
Al centro del carrettino c'erano due "buzzighi" incassati nel piano che contenevano i due gusti del gelato, crema e cioccolato, e intorno ai "buzzighi" vari pezzi di ghiaccio per impedire che il gelato si sciogliesse.
Non si poteva dire che il gelato era poi tanto gelato, perché la temperatura calda esterna qualche volta aveva la meglio sul freddo che doveva emanare il ghiaccio per conservare il gelato. Credo che Poldo il gelato lo comprasse da Martini o da Gigina del cafè, non penso che avesse in casa l'occorrente necessario per produrlo.
Altri prodotti in vendita che ci facevano "gola" erano le ciambelline di anici infilate in un'asta di legno, i famosi maritozzi, qualche caramella, alcune bottiglie di gassosa (quelle con la pallina ), delle scatoline contenenti pezzi di torrone, per noi molto interessanti perché le immagini impresse sulle scatoline le prendevamo per la raccolta delle figurine.
Il problema per comperare qualche cosa e soddisfare la nostra golosità erano i "soldi".
Anche in quei tempi le uniche persone che ti potevano dare qualche centesimo erano le nonne, eravamo in diversi ad aspettarle all'uscita dalla funzione religiosa della domenica sera per avere quei pochi spiccioli e correre da Poldo per acquistare qualche cosa che i soldi ricevuti ci permettessero di acquistare.
Aspettavamo la domenica con ansia,questi erano i momenti più belli della nostra infanzia.


Numana  maggio 2013

| Home | Area Riservata |