Nato a Castelleone di Suasa da famiglia di umili origini nel gennaio del 1932, lui stesso con modesta scolarizzazione tipica della sua epoca, fu sin dall’infanzia curioso e brillante.
Fu certamente segnato dal passaggio del fronte bellico della seconda guerra mondiale nell’agosto del 1944, a 12 anni di età.
Le amicizie, il terrore, le emozioni e le speranze vissute nella mente di un ragazzino dolce e sensibile, furono pesantemente condizionate dal periodo precedente e da quello successivo alla liberazione dal nazifascismo.
Assistette alla morte di amici cari, rastrellamenti, e la sua stessa famiglia rischiò la personale vendetta di alcuni soldati tedeschi.
Negli anni della giovinezza, nonostante la salute sempre piuttosto malferma e la modesta dimensione economica del suo ambiente di riferimento contadino prima e paesano poi, riuscì a dedicare la sua naturale intraprendenza in mestieri poco consoni alla sua estrazione sociale.
Già negli anni ’50 era elettricista, radiotecnico, operatore cinematografico e fotografo.
Non fu un imprenditore all’altezza della sua grande originalità e spirito di iniziativa, ma raggiunse comunque negli anni del boom economico soddisfacenti risultati sul piano professionale e gestionale.
In un certo senso seppe inventare mestieri totalmente inconsueti per una zona povera e rurale da poco uscita dalla guerra, e costruì a metà degli anni ’50 la prima radio ricevente senza alimentazione esterna.
Suscitò entusiasmi ed invidie, che gli resero a lungo la vita difficile, specie in un contesto sociale dove l’immagine e la reputazione dipendono più dalle chiacchiere dei bar che non dal proprio personale spessore.
Dotato di grande sensibilità religiosa, trasferitagli certamente dalla famiglia, visse per certi versi le contraddizioni ed i conflitti di una generazione sinceramente religiosa quanto sensibile alle seduzioni del marxismo.
Visse sulla sua pelle e negli aspri confronti con amici e parenti, le meravigliose metafore della saga di “Peppone e don Camillo”.
La professione che forse interpretò con maggiore passione fu quella del fotografo, che continuò a praticare fino a poca distanza dalla morte.
Esperimenti di esposizione prolungata, lunghe nottate nella camera di sviluppo, ne fecero in alcuni anni un esperto dell’immagine fotografica, considerazione che lo riempiva di orgoglio più di qualsiasi altro complimento.
Fortunata dal punto di vista culturale, fu l’attività di operatore cinematografico, esercitata in diverse sale parrocchiali e private nel comune di residenza ed in quelli limitrofi.
Le nozioni e il linguaggio delle persone, dipendono poco dalla formazione scolastica e molto più dagli stimoli ambientali.
In questo senso la visione dei capolavori del neorealismo italiano e dei classici del cinema hollywoodiano, contribuirono certamente non poco alla acquisizione di una elasticità e capacità interpretativa della realtà, superiore alla media del suo tempo e della sua estrazione.
Uomo dotato di forte senso della famiglia, sobrio ed onesto, condusse una esistenza semplice e priva di avventurismo e spregiudicatezza, sia in ambito lavorativo che privato.
Fu comunque un personaggio pubblico, chiamato ad interventi di manutenzione straordinaria per anni ad ogni ora del giorno e della notte, sia dalla pubblica amministrazione che dai tanti privati cittadini che lo conoscevano e apprezzavano.
Anche la fotografia lo vide spesso protagonista di eventi di interesse pubblico, come la riproduzione di scene di interesse di indagine da parte delle forze di pubblica sicurezza, o per i casi di incidente stradale.
Negli anni migliori quando fotografare era un arte, mise la sua esperienza al servizio di gran parte delle cerimonie di carattere religioso come matrimoni, battesimi e cresime.
Lavorò fino quasi al termine della sua vita, avvenuta nel maggio del 2003, concludendo una esistenza piena ed intensa, vissuta all’insegna dei propri valori professionali, umani e morali.
Alessandro Pucci
Castelleone-di-Suasa-0001 Collezione Orfeo Pucci, antica piazza
Castelleone-di-Suasa-0002 Orfeo Pucci, battitura
Castelleone-di-Suasa-0003 Collezione Orfeo Pucci, gruppo della Fattoria Ruspoli
Castelleone-di-Suasa-0004 Orfeo Pucci, matrimonio
Castelleone-di-Suasa-0005 Orfeo Pucci, mimica di guerra
Castelleone-di-Suasa-0006 Orfeo Pucci, piazza Vittorio Emanuele
Castelleone-di-Suasa-0007 Orfeo Pucci, festività “Paese Vere”
Castelleone-di-Suasa-0008 Orfeo Pucci, scolaresca
Per la gentile concessione della famiglia Alessandro Pucci